Differenza tra Affitto con riscatto e Rent to buy

Nonostante vengano spesso confusi o addirittura utilizzati come sinonimi, il rent to buy e l’affitto con riscatto sono due formule contrattuali ben diverse. Punto comune di entrambi è l’immediato godimento di un immobile acquistabile dopo un determinato periodo temporale, ma ci sono delle differenze sostanziali e dei vantaggi per ognuna delle due soluzioni, che è bene sapere per poter scegliere consapevolmente. Vediamole insieme.

Che cos’è il Rent to buy?

Il rent to buy è una formula d’importazione anglosassone, regolamentata in Italia nel 2014 con il Decreto “Sblocca Italia”, che ha introdotto una serie di normative specifiche per questo tipo di contratto.

Diversamente dall’affitto con riscatto, il rent to buy prevede che venga stipulato un contratto di locazione a cui è funzionalmente collegato un contratto preliminare di compravendita, dunque uno schema contrattuale doppio. Si tratta quindi di un canone diviso in due quote, una per “l’affitto” pagando un canone di locazione agevolato e una relativa all’acconto per l’acquisto dell’immobile. Nel momento in cui non si dispone della somma necessaria per saldare il totale, è anche possibile richiedere un mutuo attraverso la comparazione dei mutui offerti. Infatti, il rent to buy è una soluzione preparatoria all’acquisto, che permette all’acquirente di “prepararsi” nel rispondere ai parametri richiesti dalle banche per la concessione di un mutuo.

Nel caso in cui invece il conduttore decida di non procedere all’acquisto, potrà decidere di lasciare l’immobile oppure continuare ad abitare la casa come affittuario perdendo però le agevolazioni sul canone. Il conduttore ha anche la possibilità di cedere a terzi il contratto, recuperando le somme accantonate e finalizzate alla futura compravendita, le quali andrebbero invece perse nell’ipotesi di un affitto con riscatto.

Che cos’è l’acquisto con riscatto?

Possiamo definire in parole semplici l’affitto con riscatto come una rateizzazione totale o parziale del prezzo dell’immobile. Dal punto di vista contrattuale, è un’operazione composta da un contratto di locazione (il cui canone copre sia l’affitto che una parte del prezzo della futura compravendita) e da un contratto di opzione per l’acquisto.

Come da accordi, il prezzo dell’immobile sarà bloccato per un numero determinato di anni. Al termine di questo periodo di tempo, Nel caso in cui l’acquirente decida di procedere all’acquisto, i canoni di locazione sono riqualificati in tutto o in parte come acconto e sono scalati dal prezzo di vendita; il “riscatto finale” risulterà quindi più basso.

Devi inoltre sapere che, il contratto di acquisto con riscatto può essere stipulato secondo diverse formule:

·  Affitto con diritto all’acquisto: il venditore è vincolato alla vendita, mentre il potenziale “acquirente” è libero di decidere se procedere o meno, una volta scaduto il termine del contratto.

·  Affitto con patto di futura vendita: il conduttore è vincolato all’acquisto e in caso non dovesse essere più interessato all’immobile, non potrà recuperare l’acconto versato.·  Affitto con riserva di proprietà: l’ultima rata di affitto coincide con il passaggio definitivo di proprietà.

Quali sono le differenze principali tra acquisto con riscatto e rent to buy?

Basandoci su quanto detto finora capiamo che la differenza è principalmente nella funzione di queste due formule e nei diversi vantaggi che ne conseguono. Secondo questi ultimi, è bene scegliere attentamente in base alle proprie esigenze.

Se l’affitto con riscatto permette al proprietario dell’immobile di finanziare l’acquisto del bene di cui ha la titolarità, il rent to buy consente all’acquirente di ottenere la concessione di un mutuo – in quanto considerato pagatore affidabile- e in qualche modo, “temporeggiare” in caso non si abbia una immediata liquidità.

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